
Essendo l’anteprima oltre che
corposa molto dettagliata, non mi soffermerei ulteriormente sulle dinamiche di
gioco, ma passerei direttamente alle impressioni personali.
Impressioni che devono passare
per forza da un preambolo:
non amo particolarmente le
trasposizioni ludiche in formato digitale o giocare online, ma essendo stato disponibile
Seasons prima in rete (sul portale Board Game Arena) che fisicamente nei
negozi, mi son detto “perché non provarlo?”.
Quale occasione migliore per
capire se il gioco poteva piacermi o meno?
“Ciao a tutti mi chiamo POLLO ho
37 anni ed ho un problema con i giochi da tavolo, oggi sono qui per parlarvi di
cosa mi affligge…”
Perché scrivo come un “drogato”
che si rivolge ad un gruppo di sostegno? Perché “drogato” probabilmente è il
termine che più si avvicina al mio stato attuale.
Cominciamo a giocare.
Cominciamo a giocare.
Ma facciamo qualche passo
indietro, dunque stavo dicendo mi sono iscritto a BGA, ho studiato un po’ come
funzionava l’interfaccia, ho letto le regole di Seasons ed eccomi lanciato
nella prima partita.
Superati i primi: “dove dovrò cliccare ora?”, “cos’è successo… cosa devo fare?”, eccomi padrone del gioco!
“OK prendo quel dado… speriamo
che non lo prenda lui… dannazione era l’unico con la stellina!”
“Adesso gioco questa carta… dopo
gioco quella… ma lui cosa diamine sta facendo? Da dove saltano fuori tutti quei
cristalli? Ma guarda che razza di combo che si è inventato… non mi era passata
neanche per l’anticamera del cervello!”
“Questa volta tocca a me prender
prima il dado… ecco lo sapevo non c’è neanche una stellina, ma a me serve una
dannata stellina per giocare una carta e non voglio sprecare un bonus,
aspetterò il prossimo giro, intanto trasmuto un po’…”
“Guarda ha giocato una carta,
vediamo un po’ cosa dice… devo riprendere in mano una carta? Cosa significa che
devo riprendere in mano una carta… con tutta la fatica che ho fatto per
giocarla!”
“Ecco i dadi nuovi, c’è la
stellina, c’è la stellina… dannazione tocca prima a lui prendere il dado, ecco
lo sapevo bast#@#$%, l’ha presa di nuovo”.
“Vabbè tanto manca l’ultimo turno
alla fine del gioco, nel prossimo trasmuto tutti i miei cristalli blu e gli
faccio il culo!... ma perché ci mette così tanto… cosa starà mai pensando… ecco
ecco ha giocato una carta, vediamo un po’ di cosa si tratta sembra uno stivale…
dunque… PARTITA FINITA!”
“Come PARTITA FINITA?!? E il
prossimo turno? E i cristalli blù? Ma c’era solo un pallino sul dado
rimasto?!?”
“Dannazione ho perso, ma la
prossima partita andrà diversamente!”
…
“Dannazione ho perso, ma la
prossima partita andrà diversamente!”
….
…..
“Dannazione ho perso, ma la
prossima partita andrà diversamente!”
…
“Dannazione ho perso, ma la
prossima partita andrà diversamente!”
“Dannazione ho perso, ma la
prossima partita andrà diversamente!”
“Dannazione ho perso, ma la
prossima partita andrà diversamente!”
No, non sono entrato in “loop” e
non si è nemmeno bloccata la tastiera, ma è la trasposizione di come sono
andate le cose.
Ovviamente ho enfatizzato un po’
la cosa in chiave parodistica, ma diciamo che non siamo molto distanti dalla
realtà dei fatti ;)
Seasons è un gioco spietato, se
non conosci le carte non hai alcuna possibilità di vittoria e conoscere le
carte non significa limitarsi a leggere il testo.
Bisogna capire come le carte
interagiscono fra di loro (le fantomatiche “Combo”), in quale sequenza
giocarle, come sfruttarle al massimo, insomma tutte cose impossibili ad un
primo approccio, ma assimilabili solo con l’esperienza.
L’unico posto possibile per fare
esperienza è sul campo e quindi, superate le “batoste” iniziali arriveranno le
prime vittorie, accompagnate da grande soddisfazione.
E la soddisfazione si sa crea una
sensazione di piacere ed il piacere da assuefazione.
“Ne ho vinta una, ne ho vinta
una… l’avevo detto io che gliela avrei fatta vedere… AHA AHA Perdente… ma con
chi credevi di avere a che fare… solo perché il mio profilo diceva che su otto
partite non ne avevo vinta ancora una pensavi di battermi!”
“Ora ne devo vincere un’altra!”
….
“Ora ne devo vincere un’altra!”
…
…
“Ora ne devo vincere un’altra!”
Scusate, ma fa sempre parte della
cronaca di come sono andate le cose.
“Seasons” è diventata la mia droga.
Pensare che la prima volta che
l’avevo visto il mio pensiero era stato: “Carte e dadi, mi sa tanto che
questo gioco sarà troppo dipendente dalla fortuna, difficilmente mi piacerà… e
poi sembra troppo colorato sarà un giochino leggero leggero…”
Impressioni a quanto pare sbagliate. Nelle prime partite, a parte la
scarsa conoscenza delle carte, si ha più l’impressione di “subire” i risultati
dei dadi, ma poi si impara a “controllarli”.
Se la stellina proprio non arriva, si dovrà magari rimandare il giocare una carta al giro successivo, ma non
bisogna farsi cogliere impreparati e avere sempre un’alternativa.
Potrebbe valere la pena di prendere il
dado che ci fa’ pescare una carta, perché così facendo, con i gettoni energia che abbiamo a
disposizione, dovremmo riuscire a giocare agevolmente le due carte che ci rimangono in
mano e manca “ancora più di mezza ruota alla fine dell’anno!”
E’ fondamentale riuscire a
giocare il maggior numero di carte possibile, un po’ perché valgono punti a fine partita, un
po’ perché gli effetti ci aiuteranno sicuramente a vincere.
Per giocare le carte servono i
punti evocazione (le stelline per l’appunto), ma servono anche i gettoni
energia (o in alcuni casi dei cristalli).
Non dimentichiamo che a fine
partita vince chi ha più cristalli e i cristalli li guadagni con le carte o
trasmutando gettoni energia.
Ma i gettoni energia abbiamo
appena detto che servono per giocare le carte, quindi?!?
Quindi il gioco mette di fronte a moltissime scelte e seppur il regolamento
sia piuttosto semplice da spiegare ed apprendere, padroneggiare il gioco è
tutt’altra cosa.
Ecco perché diversamente dalla impressioni di “facciata” non si tratta assolutamente di un gioco per famiglie.
L’aspetto “fumettoso” e le scelte
cromatiche traggono in inganno, celando un gioco da veri gamers.
Anzi visto che siamo in argomento
lasciatemi dire che la componente grafica è davvero spettacolare.
Xavier
Gueniffey Durin, l’artista francese che ha disegnato le carte, ha
creato cinquanta piccoli capolavori.
Le illustrazioni sono davvero di prim’ordine, contraddistinte da disegni dai colori molto vivaci, segno distintivo di questo grafico come potete vedere dalle tavole pubblicate sul suo blog.
I più attenti si saranno accorti
che utilizza un nome d’arte firmandosi naiiiade.
Ma torniamo al gioco.
Il giocare continuamente online ha acceso ovviamente la voglia di possedere una copia fisica del gioco per fare qualche partita con mia moglie, seduti a tavola piuttosto che davanti al monitor.
Il giocare continuamente online ha acceso ovviamente la voglia di possedere una copia fisica del gioco per fare qualche partita con mia moglie, seduti a tavola piuttosto che davanti al monitor.
L’attesa è stata piuttosto
snervante (d’altronde da giocatori sapete che quando la scimmia si mette in
moto c’è poco da fare…) e a tratti divertente.
Ho seguito in tempo reale gli
aggiornamenti sulla disponibilità del gioco, che venivano pubblicati sul forum della TDG direttamente dalla
Asterion (grazie Sprunx) e poi il gioco finalmente ha raggiunto i negozi.
Ho potuto quindi toccare con mano, quello che fino ad allora avevo solamente visto sul monitor.
Un simpatico aneddoto, mio figlio
di sei anni quando ha visto la scatola e l’ho aperta davanti a lui mi ha detto: “Babbo è il
gioco che giochi sempre sul computer vero?”
Ed è stato in quel momento che ho
realizzato di avere un problema! ;)
La componentistica.
La componentistica.
Scherzi a parte diciamo subito che la cosa che più mi ha colpito all’apertura della scatola è stata la dimensione (per non parlare del peso) dei dadi.
Probabilmente sarebbe bastato farli
anche un po’ più piccoli e anzi magari sarebbero stati anche più pratici, ma è
innegabile che così siano veramente belli e si leggono veramente bene!
Dovete solo sperare che un amico
non si imbizzarrisca giocando lanciandovene uno o che non ve ne cada uno con il
rischio di uccidere il gatto sotto al tavolo, ma questi sono altri discorsi.
Sulle carte non mi soffermerei
ulteriormente, una volta estratte dalla confezione le ho imbustate e con mia
grande sorpresa, ad operazione conclusa, sono anche riuscito a rimetterle nel loro alloggio.
Generalmente gli inserti in
plastica non sono mai strutturati in modo da contenere le carte imbustate e
viene anche da chiedersi come mai visto che il problema ormai e arcinoto!
Voglio dire se uno produce
automobiline per bambini potrebbe non sapere che i giocatori hanno la strana
abitudine di imbustare qualsiasi cosa passi loro sottomano…
“O guarda nella scatola c’è anche
la pubblicità delle prossime uscite… aspetta che la imbustiamo non si sa mai…”
ma le ditte specializzate del settore ormai dovrebbero
sapere che qualche millimetro in più non farebbe male.
Nota di demerito invece per la
quantità di gettoni energia, solamente 16 per tipo il che significa
ipoteticamente in una partita con il massimo dei giocatori, 4 per
giocatore.
Vista la possibilità che qualcuno
accumuli un certo tipo di energia (e vuoi per giocare delle carte e vuoi per
trasmutare) e viste le abilità di alcune carte che permettono di “copiare” i
gettoni energia di un altro giocatore, mi viene da pensare che si possa
verificare un’insufficienza di gettoni, con tutti i disagi del caso.
Non dovrebbero esserci invece particolari problemi nelle partite a due giocatori.
Questo ci porta al prossimo punto della discussione, (anzi del monologo scusate ;) ) ossia numero di giocatori e scalabilità.
Prima però vorrei spendere due parole anche sulle plance. Quella circolare che riporta il valore dei cristalli in base alle stagioni va benissimo, un po' meno quelle dei giocatori, ma soprattutto quella segna punti.
Sono veramente piccine e i cubetti per tener traccia del livello di evocazione o del proprio numero di cristalli un po' troppo grandi in proporzione.
Il risultato è che vanno impilati, spesso rovesciandosi. Trattandosi di cristalli non sarebbe stato male se il gioco avesse realmente contenuto dei cristalli in plastica (magari in diversi colori) dal diverso valore.
Sarebbe stato probabilmente più evocativo.
Insomma dadi enormi e plance piccole... lo so lo so... noi giocatori siamo troppo pignoli e ci lamentiamo sempre ;)
Numero dei giocatori e scalabilità.
Per imparare il gioco ho optato per una partita a due giocatori (anche per evitare brutte figure con troppe persone).
Una volta imparato a giocare,
come dite? ok, ok, devo ancora imparare… diciamo una volta presa un po’ più di
dimestichezza col gioco, ho provato una partita a quattro giocatori e mi sono
reso conto che il maggior tempo richiesto “non valeva la candela”.
Il mio discorso fa riferimento
all’esperienza online e non al gioco in scatola vero e proprio.
Sedersi ad un tavolo con altri
tre amici probabilmente crea più situazioni di divertimento ed è sicuramente
più appagante che non giocare contro un solo altro avversario, ma online le
cose cambiano.
Uno, con molta probabilità non
sapete chi c’è dall’altra parte, due se vi capitano giocatori lenti non potete
sollecitare “amichevolmente” con quelle frasettine tipo “ti dai una mossa” o
“cosa stai ripassando l’intera teoria dell’evoluzionismo?” che tanto piacciono
ai giocatori che soffrono l’analisi da paralisi.
Con gli amici in carne ed ossa, inoltre se le cose si mettono male
potete sempre lanciar loro un dado (anche se in questo caso, con il rischio di beccarvi una denuncia per
“tentato omicidio”).
In BGA potete solo andare sulla
finestrella della chat sulla sinistra dello schermo e scrivere due o trecento
punti interrogativi che più o meno significano “ma che ca#@#o stai facendo?”
Quindi qual è la morale? Citando
un vecchio spot “Two is megl che one…” o meglio in questo caso che “four…”
Il gioco scala bene con un
qualsiasi numero di giocatori, però indubbiamente viste le molteplicità delle
scelte possibili, con più giocatori il “downtime” fra un turno e l’altro
aumenta.
E sapete benissimo che ad un
giocatore che soffre da AP è inutile dire “scusa ma non potevi pensare alle tue
mosse mentre giocavo io” perché quello ti risponderà sempre “Beh come facevo?
Dovevo prima vedere cosa facevi tu per decidere cosa fare io!”
Questo ci sposta inevitabilmente
su un altro tema caldo: “quanto dura una partita?”
Durata.
Durata.
La scatola riporta 60 minuti, se
giocate su BGA con due giocatori vi viene indicata una probabile durata di 30
minuti.
Abbiamo appena visto che la
durata è fortemente influenzata dal numero di giocatori, ma lo è ancor di più
dal grado di conoscenza del gioco.
Se lo proponete a persone nuove,
non potete negar loro il “diritto” di leggersi un minimo cosa dicono le carte, nel
disperato tentativo di cercare di capirci qualcosa.
Sappiate che in quei momenti
frasi del tipo “allora hai fatto?” non aiutano, ma li mandano ancor più in
confusione.
Cosa diversa è giocare con giocatori
“scafati” che nella fase di draft non fanno nemmeno in tempo a raccogliere le
carte, che senza quasi guardarle ne hanno già messo da parte una e vi hanno passato il mazzo.
Posso assicurarvi che dopo un po’ di partite non avrete nemmeno più bisogno di leggerle, vi basterà un’occhiata alle figure e saprete già tutto quello che vi serve.
Posso assicurarvi che dopo un po’ di partite non avrete nemmeno più bisogno di leggerle, vi basterà un’occhiata alle figure e saprete già tutto quello che vi serve.
Anzi già nella fase di draft, in
base alle carte che vi tornano in mano, spesso riuscirete a capire se gli avversari
conoscono il gioco o meno.
Bilanciamento.
Ci sono carte che non si possono “lasciare agli altri” e appena vi capitano in mano è come che vi dicano: “Ehi bello cosa facciamo… sono qui… prendere o lasciare!”
Infatti se le lasciate lì e
l’altro giocatore conosce il gioco, raramente vi tornano in mano.
Questo potrebbe far pensare a carte sbilanciate, che sarebbe un problema enorme per un gioco come questo e invece i mazzi funzionano benissimo.
Sebbene ci siano carte con una
“spiccata” popolarità (tipo il guanto che vi lo sconto di un gettone energia)
ci sono giocatori che riescono a tirare fuori delle combo da delle carte che
voi avevate reputate “inutili”.
Infatti in questo momento ci sarà qualcuno che legge e sta pensando: “Il guanto?!? Io non lo prendo mai il guanto…”
Quindi se anche una carta può
apparire debole singolarmente, se usata “bene” o in combinazione con altre, può risultare devastante.
Provate a giocare quella carta
che vi da tre cristalli per ogni oggetto magico in gioco nel primo anno o nel
terzo anno e noterete una certa differenza.
Ma facciamo qualche esempio pratico: diciamo che giocate questa carta
con una decina di oggetti magici in gioco, sono la bellezza di trenta
cristalli, poi magari giocate quel simpatico “draghetto dal collo lungo” che vi
fa riprendere in mano un oggetto magico, la prendete su e poi la rimettete in
gioco sono altri 30 cristalli!
Come mi vengono in mente certi
esempi?
E’ semplice…. PERCHE’ LI HO
SUBITI PORCA PUT@#@[]#A!!!”
Vi ho per caso raccontato di
quella volta che mi hanno giocato un calice seguito da un bel cubetto runico
con tutto lo splendore dei suoi 30 punti?
Avrei infilato le mani nel monitor
se avessi potuto e se avessi avuto di fronte un giocatore una bella contusione
da dado, non gliela toglieva nessuno.
Immagino già la scena
all’ospedale:
“Mi scusi cos’ha fatto qui in
testa? E’ caduto?”
“No mi hanno lanciato un dado in
testa!”
“Come mi scusi?”
“Un dado, ha presente quelle cose
con sei facce e dei pallini disegnati…”
“Ma di che cos’era di marmo?”
“No di plastica…”
“Faccia vedere… E’ preoccupato?”
“No, no sono tranquillo il dado
cadendo non si è rovinato, poi fortunatamente i disegni sono incisi e così non
c’è il problema che si scolori… sa la copia del gioco era la mia!”
“Guardi che io stavo parlando
della sua testa!”
“Ah della mia testa… non avevo
capito”.
Ma quindi il gioco soffre anche
di una componente aleatoria?
Certo ci sono carte e dadi cosa vi aspettavate? Sarà anche più controllabile di quanto possiate immaginare, ma contro un cubo runico che segue un calice potete solo mettervi a piangere…
Se poi le stelline non escono mai
e se in quelle rare occasioni in cui fanno capolino l’avversario è di mano, non è che
si possa fare molto.
Mi è capitata una partita assurda
dove sono riuscito a giocare tre carte…
Certo sono quasi più eccezioni
che la regola, ma comunque capitano.
Normalmente si riescono a giocare
dalle 11 alle 12 carte di media, questo dimostra che se si gioca correttamente,
nonostante sfighe varie, pianeti non allineati, cambiamenti climatici e
quant’altro, giocare tutte le carte della propria mano iniziale e possibile.
In quest’ottica sono fondamentali
le carte che permettono di creare un “piccolo motore economico” nella
produzione di energia, tipo quella che ti fornisce un gettone ad ogni cambio di
stagione o quella che vi fa mettere sulla carta quattro gettoni energia (sì lo
so avrò fatto oltre cinquanta partite e non ricordo ancora il nome delle carte,
ma ve l’ho detto: all’inizio leggete gli effetti e dopo vi basta guardare le
figure…)
Tornando alla componente aleatoria, fa parte del gioco e non disturba eccessivamente (il che detto da una persona non propriamente simpatizzante per i dadi è tutto un dire).
Anche se la fortuna non vi
dovesse sorridere particolarmente, nella stragrande maggioranza dei casi sarete
voi a decidere le sorti della partita, a partire dalla fase di draft.
La scelta delle carte giuste, come ho detto è fondamentale, ma non sufficiente.
La scelta delle carte giuste, come ho detto è fondamentale, ma non sufficiente.
Oltre a scegliere quelle giuste
dovrete anche “ordinarle cronologicamente” nel modo corretto, mettendo da parte
quelle più indicate per ogni anno di gioco.
Ricordate che specie nelle
partite a due giocatori, la fase di draft permette anche di conoscere le carte degli avversari, così se c’è fuori la carta che assegna 20 cristalli se si ha
la maggioranza di carte giocate, meglio non lasciar "posare sul tavolo" a quel
giocatore troppe carte.
Come fare? E' semplice è sufficiente non fargli prendere dadi con carte da pescare o con le stelline (quando possibile ovviamente, strategia per
altro sempre valida anche quando non c’è quella carta in gioco).
Oopps… ma dovevo parlare della
durata, come sono finito a questo punto….
Dunque su BGA i 30 minuti sono un tempo veritiero. Ci sono giocatori che hanno all’attivo centinaia di partite e sono velocissimi. Il gioco online taglia inoltre tutti i tempi morti di preparazione, setup, mischiare le carte, ecc…
Dunque su BGA i 30 minuti sono un tempo veritiero. Ci sono giocatori che hanno all’attivo centinaia di partite e sono velocissimi. Il gioco online taglia inoltre tutti i tempi morti di preparazione, setup, mischiare le carte, ecc…
La prima partita con mia moglie è
durata 60 minuti, quindi valgono tutte le considerazioni fatte fino a qui
considerato che parliamo di una persona che vedeva per la prima volta il gioco.
Parliamo però pur sempre di una
partita a due giocatori, il che mi fa pensare che una partita a quattro
potrebbe scivolare pericolosamente verso le due ore.
Ripeto analizzando partite con
giocatori alle prime armi.
Iniziamo a tirare due somme.
Iniziamo a tirare due somme.
I giocatori di Magic avranno pane
per i loro denti con draft e carte da evocare, i maniaci della gestione a tutti
i costi avranno il loro bel da fare nel gestire i gettoni energia e nel
trasformarli in cristalli “quando le quotazioni in borsa tirano!”
Quando ho visto che il gioco
conteneva solo cinquanta carte (in 2 copie ognuna) ho subito pensato che
sarebbe venuto a noia velocemente ed invece…
Le combinazioni possibili sono
tantissime, e il gioco sta proprio nel saper sfruttare le carte a disposizione.
Tant’è vero che il regolamento
propone tre versioni: apprendista per imparare, mago il livello intermedio e
arcimago quello più avanzato.
Il livello apprendista taglia la
parte del draft togliendo a mio avviso il sale al gioco.
La differenza fra mago e arcimago
è che nella prima alcune carte sono escluse dal gioco.
Si tratta sostanzialmente delle
carte con un livello di interazione più alta o se preferite delle carte più
cattive.
Come approccio quindi capisco che
aiuti meglio muovere i primi passi un livello mago che un livello arcimago, evitando di vedersi rifilare delle carte che fanno perdere dei cristalli e
hanno valore negativo a fine partita (dannata carta com’è che si chiama già?)
Dovessi tornare indietro però, forse, partirei direttamente da livello arcimago, perché una volta imparato a
giocare a quel livello (leggansi ho iniziato a vincere un po’ di partite) ho
scoperto di essere una schiappa al livello successivo perché non conoscevo le
carte nuove.
Quindi meglio levarsi il dente subito.
Quindi meglio levarsi il dente subito.
E poi si sa la “lingua va dove il
dente duole”, ma in questo contesto non centra nulla…
Comunque parlando di interazione
il gioco ne ha davvero tanta. Partendo dalla fase di draft, passando dalla fase
di scelta dei dadi e finendo nelle carte che giocate.
E’ impensabile farsi gli affari
propri nel turno degli altri giocatori, bisogna assolutamente interessarsi alle
carte che mettono in gioco e non perdere di vista il loro indicatore di
cristalli.
La cosa che mi ha sempre stupito
su BGA e che si sono verificati diversi casi in cui mi sembrava di essere in
partita fino a pochi turni dal termine e poi il contatore degli avversari, a
pochi minuti dalla fine, cominciava a girare come un contatore dell’enel quando
accendete il ferro da stiro o l’asciugacapelli (“fohn” se preferite).
Ciò nonostante, anche se le combinazioni possibili sono molte e la rigiocabilità pressoché illimitata, è innegabile che il gioco presti il fianco a possibili espansioni.
Sicuramente vedremo carte nuove e
probabilmente anche qualche altra simpatica aggiunta a quanto pare dalle
dichiarazioni dell’autore già al lavoro su questo progetto.
Si parlerà comunque di seconda metà del 2013.
Si parlerà comunque di seconda metà del 2013.
Considero Seasons ciò che
Quarriors avrebbe dovuto essere.
Sebbene i due giochi non abbiano
poi molto in comune, però il fatto che si mettano da parte dei dadi per evocare
delle carte in qualche modo me li fa accomunare.
Quarriors però non mi è mai
piaciuto, assolutamente troppo dipendente dalla fortuna, mentre Seasons è tutta
un’altra storia.
Nota di servizio a tutti i
possessori del gioco, nel buco della vostra scheda personaggio potete mettere
il dado, mentre i dischetti di cartone rimossi non servono a niente, quindi
smettetela di cercare di capire come utilizzarli (psst psst… come sottobicchieri
sono troppo piccoli).
Volete sapere se vi consiglio
l’acquisto?
Ma voi accettereste consigli da uno sconosciuto? E da un “drogato”?
No… e allora non sono nelle
condizioni di consigliarvi nulla.
Nel concludere questa recensione
delirante, (dubito che qualcuno l’abbia letta fino a qui e che nel caso, sia ancora
in possesso delle sue facoltà mentali) mi sento di dire che se ritenete che il gioco rientri nella possibile
categoria di quelli che "vi possono piacere" fatevi un regalo ed acquistatelo!
E’ ovvio che se siete
appassionati di scacchi potete lasciare Seasons sugli scaffali…. ma se la parola Magic accende
in voi una lucina non spegnetela.
Ricordo poi che come me, potete provarlo su BGA.
Unica nota dolente a mio avviso
il prezzo. Il gioco costa 42,90 euro e anche se i dadi sono “sostanziosi” alla
fine parliamo di un mazzo di carte e qualche segnalino.
Ricordo poi che come me, potete provarlo su BGA.
Capisco che il grafico debba
essere pagato e tutto quello che vuoi, però c'era un tempo in cui con una cifra del genere, mi sarei aspettato una componentistica molto più ricca.
Ma i tempi sono quello che sono,
tutto costa sempre di più e la benzina è ormai a 2 euro al litro.
Cosa volete che vi dica, quando
non avrò più i soldi per pagare la luce, me ne starò seduto al tavolo a giocare
a Seasons alla luce di una candela ;)
Se volete comprarlo online lo trovate in vendita anche su Egyp.it.
Quest’anno Essen per me ha già un
vincitore ancor prima di iniziare. Tant’è vero che in questo periodo non sto
leggendo recensioni e tantomeno mi sto interessando ai giochi in uscita (il mio portafogli ringrazia).
Per me Seasons ha preso
ampiamente il posto di 7 wonders per rimanere in ambito di giochi di carte con
fase di draft…
Le ultime due righe le vorrei spendere su quanto la prova del gioco online mi abbia portato all'acquisto.
Era un gioco su cui sostanzialmente nutrivo dei dubbi e difficilmente avrei acquistato a scatola chiusa.
Ritengo sia stata una grande cosa poter provare il gioco prima di acquistarlo e mi auguro che in futuro ci siano più occasioni come questa (mi riferisco ovviamente alla messa in rete prima della distribuzione ufficiale).
Ho visto qualcuno che si chiedeva, ma poi giocandolo online non ti passa la voglia di giocare la versione in scatola. Nel mio caso è stato l'esatto contrario. Ve bene giocare in rete come passatempo quando non si ha nessuna alternativa , ma giocare seduti al tavolo con gli amici è tutta un'altra cosa.
Quello che colpisce quando si passa dalla versione digitale a quella "fisica" è l'assenza di tutti gli automatismi a cui magari ci si era abituati.
Quindi meglio ricordarsi di attivare quelle carte che vanno attivate prima di passare il turno o di prendere quei cristalli che ci spettano a fine stagione, perchè non ci sarà nessuno a farlo al posto nostro!
Le ultime due righe le vorrei spendere su quanto la prova del gioco online mi abbia portato all'acquisto.
Era un gioco su cui sostanzialmente nutrivo dei dubbi e difficilmente avrei acquistato a scatola chiusa.
Ritengo sia stata una grande cosa poter provare il gioco prima di acquistarlo e mi auguro che in futuro ci siano più occasioni come questa (mi riferisco ovviamente alla messa in rete prima della distribuzione ufficiale).
Ho visto qualcuno che si chiedeva, ma poi giocandolo online non ti passa la voglia di giocare la versione in scatola. Nel mio caso è stato l'esatto contrario. Ve bene giocare in rete come passatempo quando non si ha nessuna alternativa , ma giocare seduti al tavolo con gli amici è tutta un'altra cosa.
Quello che colpisce quando si passa dalla versione digitale a quella "fisica" è l'assenza di tutti gli automatismi a cui magari ci si era abituati.
Quindi meglio ricordarsi di attivare quelle carte che vanno attivate prima di passare il turno o di prendere quei cristalli che ci spettano a fine stagione, perchè non ci sarà nessuno a farlo al posto nostro!
E ora scusate ma vi devo
lasciare…. ho dei giocatori su BGA che mi aspettano…. (dov’è il metadone?!?!).
Se passerà molto tempo da qui al
mio prossimo articolo, sapete dove trovarmi (possibilmente venite accompagnati
da un dottore)!
-- Le immagini sono prese da boardgamegeek (postate da Antony Hemme, Bob Rob, Rafal Szczepkowsk, Henk Rolleman, Stefan Kaiser) tutti i diritti sul gioco appartengono alla casa editrice ed all'Autore. Le immagini e le regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. --
-- Le immagini sono prese da boardgamegeek (postate da Antony Hemme, Bob Rob, Rafal Szczepkowsk, Henk Rolleman, Stefan Kaiser) tutti i diritti sul gioco appartengono alla casa editrice ed all'Autore. Le immagini e le regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. --
Volevo fare i complimenti per il tipo di recensione! Mi ha dato proprio il gusto di farmi raccontare un gioco da un amico entusiasta!
RispondiEliminaBravo
Grazie ;)
RispondiEliminaRecensione Geniale.
RispondiEliminaMi sono ritrovato tantissimo nella tua descrizione,entrato in Bga per provare Seasons e sono entrato nel tunnel,peccato che la prima vittoria ancora non sia arrivata!
Appena arrivato fisicamente mi hanno impressionato i dadi,l'altro giorno giocando uno è caduto e si è scalfito il pavimento.
A parte i segnalini energia a mio avviso la parte dolente è il tabellone segnapunti..piccolissimo e tocca impilare i cubetti.
Gran gioco,attenzione puo' creare dipendenza.
Ri-grazie ;)
RispondiEliminaNon ti preoccupare per la prima vittoria, non demordere e vedrai che arriverà.
Una volta assimilate e fatte tue le combo, vedrai la strada per la vittoria sarà, non dico in discesa, ma quantomeno un po' meno ripida...
Bellissima recensione, ora lo proverò su BGA(devo ancora capire come funziona) e poi lo comprerò :D
RispondiEliminaBeh cosa dire... davvero contento che la recensione sia piaciuta! :) Vedrai che il gioco non è difficile dal punto di vista del "capire come funziona" e in questo senso BGA è un'ottima palestra.
RispondiEliminaSe ti succede come a me, una volta iniziato a giocare sarai costretto a "catapultarti in negozio" al grido di "deve essere mio!!!!" ;)
ç_ç io mi sento una super schiappa, perdo sempre! Non è mica che mi insegni qualche strategia? mi asfaltano anche a livello Mago, che insomma... direi che è grave XD
Eliminaecco adesso hai fatto venire la scimmia anche a me... (e oggi è pure il mio compleanno)
RispondiEliminaGrazie per la splendida recensione ;)
Scimmia + compleanno = OTTIMA OCCASIONE PER REGALO! ;)
RispondiEliminaGuarda, quando si tratta di giochi da tavolo, posseggo uno zoo di scimmie e mi dispiace "costringere" altri ad allevarne qualcuna, perchè so quanto siano impegnativi quegli "adorabili animaletti"...
In questo caso però si tratta di "puro entusiasmo" e il fatto che sia "trascinante" mi fa pensare che il gioco possa piacerti e quindi dato l'evento quale occasione migliore per un regalo?
Colgo l'occasione per farti gli auguri e ringraziarti per i complimenti.
Grazie per gli auguri.
EliminaOggi sono tornato a casa con la scimmia :)
Stesera leggo le regole assieme a mia moglie e se riusciamo facciamo una partita di prova.
Per il momento l'unpacking è stato molto piacevole e la scatola che accoglie i componenti è fatto molto bene.
I dadoni confermo diano molta soddisfazione
Per la prossima volta, se avessi tempo e voglia, sarebbe molto carina una "video-presentazione" come quella di Libertalia. 5 minuti con le regole principali...
Grazie ancora e cari saluti
ma dal gioco on line si può ricavare lo spoiler delle carte per studiare a freddo le combo
EliminaCiao Maurizio, una volta fatta, fammi sapere com'è andata la partita di prova e se vi è piaciuto il gioco o meno.
EliminaMi auguro di sì ;)
Buona serata!
No, Bienne, dal gioco on line non si può ricavare lo spoiler delle carte.
EliminaBella recensione scritta con molto trasporto!
RispondiEliminaHo una domanda per te: quanto importante la giudichi la componente aleatoria? Per farti capire, riesco a tollerare l'aleatorietà presente in Race for the Galaxy grazie al fatto che le carte si combinano in molti modi diversi, nonostante a volte il caso risulti determinante per vincere una partita. Secondo te in Seasons il quantitativo di caso è analogo a quello di Race for the Galaxy?
a me tutto sto entusiasmo per sto gioco bho mi sa di pubblicitario!
RispondiEliminail giochino e' carino, ma niente di che.
penso che sia simpatico da fare in due, in 4 e' impossibile...
parafrasando ... mi sembra na minchiata sto gioco :)
.. solito troll, anche un pò grezzo .. sta diventando noiosa la cosa .. prima o poi ci decideremo a considerare questo tipo di commenti come semplice spam ..
EliminaBeh, come ho scritto nella recensione più giochi e più sentirai di avere le cose sotto controllo. E' sempre difficile fare paragoni. L'alea in Rftg è probabilmente inferiore, ma ti assicuro che quella presente in Seasons non è fastidiosa.
RispondiEliminaAnonimo: a me tutto sto entusiasmo per sto gioco bho mi sa di pubblicitario!
RispondiEliminaPosso assicurarti che di pubblicitario, almeno da parte mia, non c'è proprio nulla.
Non ho nessun ritorno economico a parlarne bene, così come non avrei avuto problemi a parlarne male se non mi fosse piaciuto.
Ti assicuro che la scrittura è stata dettata dall'entusiasmo punto e a capo.
Poi per carità, nessuno pretende che il gioco piaccia a tutti, ci mancherebbe altro.
Io ho raccontato la mia esperienza, ognuno è liberissimo di raccontare la sua.
Pensa che a me Magic sembra una cagata... eppure manca poco che non ci fondino una chiesa sopra...
EliminaPotrebbe andare come regalo per un appassionato di Magic?
Nero79: Potrebbe andare come regalo per un appassionato di Magic?
RispondiEliminaGiro la domanda direttamente a qualche nostro lettore "appassionato" di Magic (che ha avuto modo di provare il gioco), non rientrando nemmeno io in tale categoria.
con pubblicitario non intendo che prendi soldi per pubblicizzarlo, ma che sembra una pompata "spinta" alle vendite ... e visto che non costa proprio due soldini...
RispondiEliminaper chi chiedeva di magic: secondo me chi ama magic secondo me lo puo' apprezzare.
ribadisco comunque che e' piu un gioco da due (come magic , e magari, anche r4tg)
Bella recensione, anch'io sto diventando una drogata su BGA e ogni partita che perdo mi dico "Ah, ma la prossima...."
RispondiEliminaQual'è il tuo nick su BGA? Così, se capita, ci facciamo una partitina...io sono Arwen67
Qual'è il tuo nick su BGA?
RispondiEliminaIl mio nick è sempre lo stesso che trovi in firma agli articoli.
Mi trovi prevalentemente in orario serale (fascia 20-23).
Se capita perchè no? Più che volentieri!
Io sarei curioso di sapere com'è andata la prima partita con tua moglie ....:)
RispondiEliminaQuesto per dire che mi sembra fondamentale conoscere ,almeno nelle prime partite , gli effetti delle carte potere e quindi lo piuoi apprezzare dopo un certa quantita di partite di rodaggio ...
Comunque ottima recensione complimenti ...
Ciao max
La prima partita con mia moglie è stata catastrofica per lei... pensa che io avevo già all'attivo oltre 40 partite.
RispondiEliminaHo passato abbondantemente i 200 punti mentre lei se non ricordo male non è arrivata a 100.
Ovviamente la vittoria in questo senso non mi ha dato molta soddisfazione e credo che la cosa non abbia fatto apprezzare il gioco particolarmente a mia moglie (non mi sono ancora azzardato a chiedere se voleva la rivincita, meglio lasciar passare un po' d'acqua sotto i ponti ;) )
In compenso venerdì scorso ho sfidato un amico che non conosceva il gioco e che generalmente è molto "performante" anche nelle prime partite e infatti ho vinto con uno scarto piuttosto risicato (meno di venti punti).
Ciao e grazie dei complimenti!
Ah un altra domanda .. che bustine servono per Seasons ??
RispondiEliminaQuelle classiche formato Magic vanno benissimo.
Eliminamaledizione!!maledizione!!!come avevi ragione, è una droga!
RispondiEliminami hanno regalato il gioco prima di leggere la tua delirante recensione e ci giocavo tranquillamente con il mio compagno, come dici tu è davvero un bel gioco.
poi...dopo che ho letto qui che c'era anche il sito online dove giocarlo...è diventata una droga!!!non si riesce a smettere finché non si vince!!
prima o poi ti incrocierò su BGA?
continua a scrivere, sei davvero bravo ;)
Poco dopo aver letto il tuo commento, mi sono collegato a BGA e neanche a farlo apposta attendevi un giocatore per Seasons... ;)
EliminaE' stato un piacere giocare con te. Ci vediamo su BGA per la prossima sfida.
ecco, adesso l'ho ordinato per colpa vostra :-(
RispondiEliminae per i dadi fichissimi (tm): si capisce da qui la mia perizia come fine stratega eh?
a parte gli scherzi: il download del regolameto da Asterion con tutte le carte aiuta molto a farsi un'idea delle combo e del gameplay ora non resta che provarlo!
Vi ho detto che adorro i dadi colorati? ;)
@anonimo: Vi ho detto che adoro i dadi colorati? ;)
EliminaBhe, direi che allora questo era un acquisto imprescindibile! ;)
Spero che il gioco ti piaccia, magari torna "a trovarci" e facci sapere com'è andata!
Buon divertimento.
è andata bene :-)
Eliminal'ho fatto provare a due gruppi e ad entrambi è piaciuto: solo che essendo le prime partite, ed in 4, per entrambi il gioco ha sfiorato le 3 ore (coi set preconfigurati): sono sicuro che una conoscenza migliore delle carte accorci le tempistiche
ma devo dire che lo vedo ottimo: soldi ben spesi..... anche se facevano la plancia un pò più grande mica guastava!!
Approccio particolare quello con Seasons.
RispondiEliminaQuesta recensione l'avevo quasi snobbata a settembre, in quanto la tipologia di gioco poco si addiceva ai miei attuali interessi (gestionali, german game e fantasy).
Poi pochi giorni fa mi sono ritrovato su questo post, dopo aver visionato la spiegazione eccellente di Alkyla sul tubo. E leggendo la rece ho scoperto l’esistenza di BGA. E che Seasons si poteva provare online. Intanto ringrazio Polloviparo per aver segnalato questo sito, perché stavo cercando da tempo la possibilità di testare almeno online alcuni dei giochi da tavolo che difficilmente potrò acquistare o provare nella versione originale (budget di spesa ridotto e pochi amici giocatori tra le variabili da considerare).
E Seasons, insieme a Takenoko e Stone Age, fa parte fin dall’inizio del mio giro di partite quasi quotidiane su BGA. La prima partita oltretutto è stata casuale, in quanto pensando di aver cliccato su un tavolo di Stone Age mi sono ritrovato catapultato sul tabellone colorato di Seasons, contro un altro giocatore nella modalità Arcimago. Era il mio primo draft in assoluto (non ho giochi con questa meccanica iniziale) ed è stato traumatico, della serie “a questo punto scelgo a caso, qualcosa capiterà, mica son qua per vincere ma per provare”.
Tutto il resto della partita è stata una serie di scelte casuali, tranne in qualche caso dove riuscivo a capire cosa mi conveniva fare. Però mi sono divertito lo stesso, e le volte successive ho deciso per un approccio più soft (livello apprendista mago), tanto per prendere confidenza con le meccaniche di gioco, i simboli, le modalità per fare punteggio, e le carte base. Ritengo perciò utile la scalabilità del livello di difficoltà, specialmente per chi è poco avvezzo ai giochi di carte.
La prima vera soddisfazione c’è stata l’altro giorno alla quarta partita, pareggiata contro un altro giocatore. Ero contento di come avevo utilizzato le carte disponibili. Oggi, alla quinta partita, ho raggiunto il primo posto contro altri due giocatori, alle prime armi anche loro ma agguerriti. Al contrario di Polloviparo, la rapida conclusione del penultimo turno che ha invece chiuso la partita (qualcuno prima di me ha utilizzato gli stivali magici o come si chiamano ed è avanzato fino alla fine) mi ha permesso di ottimizzare alcune carte, Pozione della vita in primis, proprio sul filo di lana.
C’è stato enorme gaudio e voglia di proseguire l’esperienza, alzando prossimamente il livello di difficoltà. E soprattutto c’è il desiderio di acquistare una copia da tavolo, perché come dice Polloviparo gli automatismi dell’online vengono meno, il colpo d’occhio sulla plancia propria e altrui è diversa e più impegnativa, e l’interazione tra giocatori, già alta di suo, si innalza ancora di più quando si è attorno allo stesso tavolo. A parità di partite giocate, devo dire che la stessa sensazione non l’ho avuta ne con Stone Age, buon gestionale ma con dei limiti, ne tantomeno con Takenoko che ha 2-3 strategie al massimo da utilizzare e il resto lo fa l’alea (è adatto come gioco da riscaldamento o per giocatori occasionali).
Il valore aggiunto di Seasons è anche che in due giocatori funziona bene comunque, visto che le possibilità di usare tattiche diverse e avere partite differenti di volta in volta ce ne sono.
L’ho trovato un gioco divertente, interattivo quanto basta, profondo ma anche accessibile in modalità più leggera, dallo stile grafico coinvolgente, e sicuramente espandibile in futuro.
Ora l’acquisto vero e proprio chissà se e quando avverrà, ma mi sento comunque di consigliarlo e di provarlo almeno online per verificarne le potenzialità.
Ciao
Matteo
Ciao Polloviparo,
RispondiEliminasono una recente fan dei "giochi da tavolo moderni" e quale appassionata di fantasy mi sono subito fatta regalare Seasons per il mio compleanno e ne vado assolutamente pazza! Ho anche vinto la prima partita giocata su BGA, di un pelo, ma ho vinto! xD
Ho seguito il tuo consiglio e ho subito comprato le bustine per le carte, e dopo essere stata perculata da tutti per la mia nerdaggine, adesso anche i miei compagni di gioco stanno considerando l’idea di procurarsele!
Per l’appunto volevo chiederti: esistono delle bustine anche per le carte di Dixit? :3
Grazie in anticipo,
Ilaria
Ma io non ho capito, ai può giocare in 3 anche oppure 2 o 4 e basta?
RispondiEliminaSi può giocare anche in 3 :-)
RispondiEliminaDonato
Ciao! Ho comprato la ristampa e non vedo l'ora di giocarlo grazie anche alla tua recensione,volevo chiederti:
RispondiEliminaDove hai preso quella torre lanciadadi? Sembra un fai da te. Troppo bella!