tag:blogger.com,1999:blog-5853174812025740423.post1432308763350817023..comments2023-10-26T17:22:37.404+02:00Comments on Giochi sul Nostro Tavolo: L'evoluzione del gioco da tavoloFabio (Pinco11)http://www.blogger.com/profile/03011623861800005902noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-5853174812025740423.post-24153307572397399482013-04-11T23:01:29.742+02:002013-04-11T23:01:29.742+02:00C'è sinceramente così tanta roba in giro che è...C'è sinceramente così tanta roba in giro che è difficile valutare. A me sembra che esistano delle mode e quindi sì, ci sono degli arrivi a valanga di giochi simili che possono anche stancare, per quanto mi riguarda i gestionali (accumula e trasformai cubetti di risorse, costruisci questo e quello) hanno annoiato un po'. Tuttavia come dice anche il post c'è una tendenza che trovo valida, quella di trovare meccaniche eleganti per ottenere l'effetto voluto senza aggiungere troppe regole/tabelle/dadi da tirare eccetera, dinamiche di gioco scorrevoli ed azzeccate che distinguono (talvolta nettamente) un vecchio gioco da uno nuovo: e anche i "vecchi" wargame ne hanno beneficiato.<br /><br />Brunohttps://www.blogger.com/profile/06699680909991263079noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5853174812025740423.post-5423353191241796282013-04-05T20:21:41.562+02:002013-04-05T20:21:41.562+02:00vero vero! Il tempo per giocare tutto è quello che...vero vero! Il tempo per giocare tutto è quello che manca: peccato non aver avuto tutta questa roba a disposizione quando avevamo un'età che permetteva più spazi liberi ;)Fabio (Pinco11)https://www.blogger.com/profile/03011623861800005902noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5853174812025740423.post-39886563042243748292013-04-03T12:23:33.792+02:002013-04-03T12:23:33.792+02:00Il bello della nostra passione sta proprio in quan...Il bello della nostra passione sta proprio in quanto scritto nei post di Ninja e Poldeold: per il primo Alien Frontiers è una delusione per il secondo è invece geniale. Credo che ci si debba arrendere alla evidenza che il gioco in scatola è cresciuto a tutti i livelli proprio per questo motivo. I giudizi su un gioco non potranno mai essere unanimi e questo quindi spinge appassionati, nerd, imprenditori grandi e piccoli, giocatori occasionali o hard gamers, collezionisti più o meno compulsivi come me a nuotare in quello che sembra, oggi, essere davvero un mare magnum del divertimento. Alcuni concetti vanno comunque sottolineati.<br />1) la qualità del singolo prodotto è, nella media, drammaticamente e nettamente superiore e cresce di anno in anno. Questo è un bene.<br />2) Le meccaniche di molti giochi sono simili. Questo è vero, ma non è necessariamente un male. Io posso trovare più consona a me e a chi gioca con me una ambientazione di un tipo piuttosto che di un altro, la stessa meccanica può essere semplicemente affinata rispetto ad un gioco uscito precedentemente il che può rendere il titolo comunque appetibile (rarissimi i casi di due giochi assolutamente identici e, nel caso, basta punire l'autore del plagio non comprando il prodotto). D'altronde, scusate, i wargames? Vogliamo dire che sono sempre diversi? No, sono sempre uguali come meccanica, più o meno. Eppure sono sempre lì, un sottogruppo fondamentale nella storia di tutti noi che la GMT o la Columbia Games (sempre a proposito di qualità, solo i primi due esempi che mi vengono in mente), hanno saputo, e come, rilanciare restituendoli a nuova vita.<br />3) Troppi titoli. Mah, è come dire che in libreria ci sono troppi libri. Il problema non esiste, per noi. Semmai sarà un problema di chi i giochi li produce o li pensa. Risposta: producete e pensate meglio che tanto, il mercato, qualunque mercato, premia sempre il prodotto valido. Ci sono tanti titoli perchè ci sono tante più persone che giocano, cioè è aumentata la domanda. E' un meccanismo semplice. E' chiaro che non potranno sopravvivere tutti, ma è altrettanto vero che solo grazie a questo meccanismo io ho Collapsible D, 1936 Guerra Civil e tante altre scatoline "perla", come credo voi abbiate le vostre.<br />4) Qualità e politica dei prezzi. Questo è ciò su cui noi abbiamo il compito di vigilare, secondo me. Fermo restando il fatto che, sempre a giudizio personale, io posso ritenere giusto spendere 70 euro per un gioco e trovare superfluo spenderne 20 per un altro (sono fatti miei). <br />5) E' un bella passione la nostra, secondo me.<br /> Per il resto,<br />Buon gioco a tutti <br />GuidoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5853174812025740423.post-78095235756691104722013-04-03T11:10:28.891+02:002013-04-03T11:10:28.891+02:00Interessante riflessione. Personalmente non ho il ...Interessante riflessione. Personalmente non ho il palato particolarmente fine e questo mi avvantaggia, da un lato perché gioco molto volentieri anche a giochi con meccaniche simili (per esempio trovo Alien Frontiers un gioco veramente geniale: cattivo al punto giusto e piuttosto particolare nelle meccaniche) dall'altro lato mi fa spendere una carrettata di denari per acquistare giochi che purtroppo, per mancanza di tempo, restano per mesi (se non anni!!!) nello scaffale.<br />Al di là di questa osservazione molto personale, credo che sia cmq difficile trovare/inventare il "gioco di rottura" che possa far breccia nella comunità ludica.<br />Nelle migliaia di titoli usciti negli ultimi anni mi vengono in mente pochissimi esempi. Ne butto li alcuni:<br />- Dominion: l'uso di una meccanica in parte già vista (deckbuilding) implementata in un gioco particolarmente innovativo. Ha avuto sicuramente il pregio di rilanciare i giochi di carte, cresciuti poi esponenzialmente (anche se non tutti sulla sua linea);<br />- Dixit: forse vero e unico gioco di rottura che ha fatto successo negli ultimi anni e che potrebbe pian piano entrare nel novero dei "fantastici" 5 (Monopoli, Risiko, Taboo, Trivial e Pictionary). Sia per meccaniche, sia per accessibilità al grande pubblico, questo gioco è stato veramente come un fulmine a ciel sereno.<br /><br />È chiaro che se il primo è più un gioco da "ambiente gamers" il secondo invece è fatto per essere annoverato tra i giochi per tutti.<br /><br />In conclusione è difficilissimo non ripetersi (così lo è per la cinematografia e per la letteratura che pescano da chi li ha preceduti giustamente imparando e riapplicando con declinazioni a volte assai diverse, mentre altre volte molto simili).<br />Per i giochi quindi vale lo stesso ragionamento. Concordo quindi con Fabio che negli ultimi 2 anni ci sono state parecchie novità. Pur non urlando al miracolo, ci sono diversi giochi interessanti (2 su tutti: Mage Knight e Tzolk'in) che pescano da meccaniche viste e riviste ma essendo cmq composti da un "abito" diverso che li rende gradevoli e avvincenti.<br />Come ha scritto Ninja bisognerà con il tempo (e questo lo dico per me) che inizi a fare veramente una selezione in cui punto soltanto su ciò che mi convince particolarmente e non su ciò che minimamente mi attira. Anche perché con i giochi che ho già non mi basta tutta la vita per sviscerarli in ogni loro aspetto e scoprirne ogni loro segreto.<br />Il problema è che a tutt'oggi la mia wishlist è ancora lunga e soprattutto composta da numerosi gioconi (leggi: Mage Knight in italiano, Bora Bora, Specie Dominanti in italiano, Terra Mystica, Android Netrunner in italiano)!!!<br /><br />Ciau<br />PoldeoldPoldeoldhttp://www.giochintavola.chnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5853174812025740423.post-5665458848374708532013-04-03T09:23:32.983+02:002013-04-03T09:23:32.983+02:00Personalmente vedo il mercato un pò in stallo sopr...Personalmente vedo il mercato un pò in stallo sopratutto per quanto riguarda menageriali o gestionali. Da appasionato di gestionali ho spostato il mio allineamento da "tedesco/tedesco" a "tedesco/fortunoso" in quanto veramente reputo tanti titoli emuli o cloni di altri. Ultime mie delusione "alien frontiers, Kemet, Village" in cui non ho trovato nulla di nuovo e divertente se non le persone con cui giocavo. Come in tutte le cose comunque (dai videogame, ai film, alla musica) quando un mercato si satura le offerte banali sono sempre tante, stà nell'appassionato smaliziato, individuare e selezionare il titolo che più gli si adatta. Attualmente mi presento a Play2013 senza lista degli acquisti perchè ho gia tutto ciò che mi piace e non ho visto nulla nell'attuale panorama ludico che mi può attrarre.Ninjahttp://www.torrenera.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5853174812025740423.post-73709533423900932782013-04-02T09:58:20.022+02:002013-04-02T09:58:20.022+02:00sono d'accordo con te.
il problema grosso è sc...sono d'accordo con te.<br />il problema grosso è scremare dalla massa dei giochi quelli che incontrano i gusti personali di ognuno.<br />poi c'è stata un'evoluzione, maggiore sul lato dei materiali (pensate a tide of iron rispetto a panzerblitz!), ma notevole anche sulle meccaniche. questo non vuol dire che i giochi vecchi non fossero validi. io personalmente mi trovo a giocare o a pensare spesso ai vechi giochi come a dei picchi di divertimento :D<br /><br />MA il problema maggiore è il TEMPO per poterli fare!!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/13315836587602797243noreply@blogger.com